Dal rifugio Brünnsteinhaus la Via Alpina segue verso ovest il sentiero che attraversa l’alpe Himmelmoosalm. Da qui si dirama sulla destra il sentiero per il Brünnstein, la cui ascesa richiede ca. 45min. Ad eccezione degli ultimi 100m, che sono assicurati con corde, il sentiero può essere classificato come facile. Se si segue il sentiero dall’alpe Himmelmoosalm in direzione ovest, si arriva a un bivio. Qui si prende a destra e subito dopo si segue un sentierino sulla sinistra in direzione ovest, che sale moderatamente alla forcella Steilnerjoch. Da qui si continua in salita fino a 1.747m. Al bivio si segue il sentiero sulla sinistra e si arriva allo Steintraithen (croce in vetta) e poi alla sella Unterbergjoch, 1.828m. Segue quindi l’ascesa del Großer Traithen, 1.852m, il punto più elevato della tappa. Dal Großer Traithen il sentiero sale inizialmente molto ripido. E’ richiesta cautela soprattutto in caso di bagnato. Al bivio si va a sinistra e si arriva all’alpe Fellalm. Subito prima dell’alpe il sentiero si dirama a sinistra, in direzione sud-ovest, attraversa l’alpeggio e poi scende nel bosco. Si prosegue in discesa. La diramazione per l’alpe Benebrandalm sulla sinistra viene ignorata. Più in basso il sentiero si allarga e diventa una stradina sterrata. Proseguendo, si arriva ad un'altra strada sterrata, che si lascia girando a destra in direzione ovest. Dopo poche centinaia di metri si arriva alla strada statale per Bayerisch Zell all’altezza del parcheggio Schweres Gatter. Sull’altro lato della strada (in direzione Bayrisch Zell) si arriva in circa 15min al parcheggio Silberghaus, da dove una strada carrozzabile sale ripida al rifugio Silberghaus. Da lì una carrozzabile in direzione nord-ovest sale ulteriormente fino ad immettersi in una strada forestale. Su questa si prosegue a sinistra e subito dopo si gira a destra su un altro sentiero sterrato nel bosco (Wirtshaus Rotwandhaus), si arriva all’alpe Sandbichleralm, dove la stradina diventa una strada. Poi si prosegue per alpeggi dapprima in quota, quindi in salita fino alla forcella di Maroldschneid. Qui si arriva alla forcella Kümpfelscharte o passando per l’Auerspitz (diritti in direzione nord, bella vista) oppure, girando a sinistra subito dopo Maroldschneid, e attraverso gli alpeggi. Alla forcella ci si tiene a sinistra per il rifugio Rotwandhaus.
(Michael Kleider, Christina Schwann, OeAV)

La zona del Rotwand occupa nelle Alpi bavaresi una posizione particolare, poiché durante l’orogenesi vi furono corrugati e innalzati diversi strati sedimentari. La varietà che possiamo oggi ammirare è dovuta alla diversa composizione dei singoli strati. La montagna deve il suo nome alla sua colorazione rossastra, dovuta al calcare siliceo di tipo “Dogger” sul versante sud-est della vetta, mentre, gli strati più morbidi come il liassico (Schwarzjura, principalmente argilloso e marnoso) hanno dato origine alle numerose insellature nella zona del Rotwand. Le diverse rocce sporgenti della zona del Rotwand determinano conformazioni del terreno diverse che ospitano una flora estremamente ricca in uno spazio ristretto. Tra le altre vi crescono: diversi tipi di rododendro, campanula, sassifraga rossa, astragalo del sud e genziana ungherese. Il Rotwand e il vicino Hochmiesing appartengono alle cime più popolari delle Prealpi bavaresi, poiché grazie alla funivia Taubensteinbahn si può accorciare notevolmente l’ascesa. Dopo essersi goduti la vista spettacolare sulla cima si può fare una sosta al vicino rifugio Rotwandhaus, situato ai piedi meridionali della vetta. (Michael Kleider)