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B22
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Passo Pordoi » Rifugio Contrin
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Il sentiero si snoda in parte su un massiccio lavico nel cuore delle Dolomiti, seguendo lo storico percorso dei commerci con il Veneto. La discesa a Penìa e la seguente salita al rif. Contrin permette di apprezzare la storia e la cultura ladina. La tappa è lunga ma non impegnativa, considerando il ridotto rapporto dislivello/lunghezza.
Descrizione dettagliata del percorso
Dal Passo Pordoi si segue il sentiero 601 (Alta Via n. 2) che inizia fra la Casa Alpina del CAI e l'albergo Savoia. In direzione sud, lungo il versante orientale del Sas Becè, su comodo sentiero si sale ad una sella prativa proseguendo poi sulla sinistra sino al rif. Fredarola. Da questo punto in poi si segue il Viel dal Pan (sentiero 601 Alta Via n. 2) in direzione est, tagliando il versante meridionale del Sasso del Cappello. Il sentiero corre a mezza costa quasi in piano, lungo i prati che caratterizzano questo massiccio lavico. Raggiunto il rif. Viel del Pan si prosegue lungo l'evidente tracciato che fronteggia l'intera Marmolada. Arrivati ad un bivio (a sinistra sentiero per Porta Vescovo) si prosegue a destra scendendo verso la diga di Fedaia prima con una lunga diagonale (al termine altro raccordo per Porta Vescovo) e poi, con una ripida serpentina, si attraversa un ultimo tratto da percorrere con cautela. Raggiunta la strada statale ed il rifugio Castiglioni si imbocca il sentiero (segnavia 605) che passa sotto il muraglione della diga e torna, poi, verso destra passando a valle del rifugio per poi piegare deciso verso ovest. Si segue la mulattiera che passa accanto alla Capanna Col Ciampié e con un tratto ripido esce presso l'albergo Villetta Maria. Attraversato il parcheggio si imbocca la stradina asfaltata per lasciarla quasi subito e scendere a sinistra per una larga strada sterrata che esce dal bosco per percorrere un'ampia distesa prativa. Mantenendosi sul tracciato principale si giunge sulla statale. La si attraversa seguendone il ciglio fino al guardrail. Si passa al suo es- terno e si entra a destra nel bosco. Su di un tracciato dapprima sinuoso e pianeggiante e poi ripido, si scende ancora sulla strada statale. Se ne discende il bordo destro sino ad un'edicola religiosa e ad una fontana presso una casa isolata. Ci si porta sull'altro lato per scendere attraverso un'area attrezzata a parco giochi e raggiungere l'antica segheria veneziana di Penìa. Si percorre un breve tratto di marciapiede e scendendo a sinistra per una rampa si piega quasi subito a destra in una fascia di bosco stretta fra il torrente e la strada. Su di una passerella si attraversa il torrente andando poi ancora a destra. Quando si giunge in vista di un secondo ponticello ci si tiene a sinistra e seguendo le indicazioni del sentiero 602A ci si congiunge con la strada che da Alba sale nella valle del Contrin.Con forte pendenza si supera il dislivello iniziale, si passa accanto alla Baita Locia Contrin per inoltrarsi nella valle di Contrin con grandiosi scenari alpini. Passato un ponte si riprende a salire raggiungendo il dosso sul quale si trova il rifugio omonimo ai piedi della Marmolada. Alternativa: dal rif. Castiglioni si segue la diga sino al Museo della Guerra nei pressi della Cabinovia. Seguendo il sentiero 606 oppure con l'impianto di risalita si raggiunge il rif. Pian dei Fiacconi. Sempre lungo il segnavia 606 si piega verso ovest in direzione del Gran Vernel e ci si porta nella valle che sale verso la Forcella Marmolada. Raggiunta la forcella lungo una lingua di neve e ghiaccio si scende sul versante meridionale con un percosro inizialmente attrezzato e quindi lungo il ghiaione, sino a piegare in direzione ovest e raggiungere il rif. Contrin.
Dal rif. Contrin si scende lungo la strada (segnavia 602) sino quasi al fondo valle: si imbocca quindi il sentiero (segnavia 602A) che a destra porta verso Penia. Presso una passerella si tiene la destra seguendo il segnavia 605 che conduce al parco giochi. Si sale sino alla strada e si imbocca il sentiero sulla sinistra, poco prima del ponte sul torrente Avisio. Si segue il percorso nel bosco, costeggiando il torrente: al successivo ponte si segue la strada sterrata a destra che porta sino all'albergo Villetta Maria. Imboccando il sentiero di sinistra (segnavia 605) si sale sino al rif. Castiglioni. Attraversata la strada si prende il sentiero 601 del Viel dal Pan. Si prosegue lungo questo percorso fino al rif. Fredarola e quindi scendendo al Passo Pordoi.
(Provincia Autonoma di Trento)
Patrimonio naturale e culturale
Attraversando l'ambiente acido caratteristico delle aree vulcaniche si osserva la rigogliosa vegetazione erbacea che caratterizza quest'area. Interessante dal punto di vista geologico il contrasto tra rocce ignee e dolomie e la diversa caratterizzazione geomorfologica. Di particolare interesse anche il lago artificiale di Fedaia che alimenta la centrale idroelettrica di Malga Ciapela in Veneto. Nei pressi del rif. Seggivoia marmolada è presente un Museo dedicato alla Prima Guerra Mondiale in Marmolada. Di particolare interesse la via crucis di Pian Trevisan e la chiesetta del Crocefisso della Fedaia. A Penia è presente il Museo Ladino all'aperto con una segheria veneziana ad acqua funzionante.
(Provincia Autonoma di Trento)
Altri grandi itinerari e varianti
Alta Via n. 2, Sentiero Italia.
Variante Alta Via n. 2: rif. Castiglioni - rif. Pian dei Fiacconi - F.lla Marmolada - rif. Contrin (segnavia 606)
Salita a Punta Penia lungo Via ferrata della Marmolada.
Carte topografiche utili
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06 ~ Tabacco (1:25.000)
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686 ~ Kompass (1:25.000)
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8 ~ Lagiralpina (1:25.000)
Guide di escursionismo utili
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"Trentino Orientale", Achille Gadler (2000) ~ Panorama (ISBN )
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"Val di Fassa", Fabrizio Torchio e Enzo Gardumi(1996) ~ Kompass-Fleischmann (ISBN )
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Via Alpina Gelber Weg, Evamaria Wecker ~ Bruckmann (ISBN 978-3-7654-4858-7)
Siti web relativi al patrimonio naturale e culturale
Ultimo aggiornamento : 03/12/09
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