Dal rifugio Theodor-Körner-Hütte si torna indietro per un pezzo fino all’alpe Stuhlalm e al bivio si va a destra in direzione "Hofpürglhütte". Il sentiero scende inizialmente e poi passa tra i pini mughi seguendo il pendio fino all’ingresso nella gola Sthulloch. Con serpentine molto strette e ripide il sentiero – equipaggiato con funi d’acciaio – sale per degli scalini di legno ancorati con fatica nel terreno coperto di pietrisco. Una volta passato questo tratto ripido, si prosegue con la splendida camminata a ovest del Gosaukamm, caratterizzata dal magnifico panorama sulle montagne Große e Kleine Bischofsmütze. Si cammina comodamente per l’alpe Mahdalm dove, accanto alle mucche, trascorrono il periodo estivo anche i cavalli. Infine si arriva al bivio per la "Sulzkaralm", dove si prosegue diritti seguendo il sentiero per il rifugio Hofpürglhütte. Poco dopo si arriva al bivio per "Lungötz", che per il momento si trascura se si vuole arrivare fino al rifugio Hofpürglhütte. Questa piccola deviazione di ca. 1h tra andata e ritorno merita assolutamente, poiché il rifugio si trova proprio di fronte al Dachsteinmassiv ed è il punto di partenza ideale per numerosi tour alpini (ca. 2h30min). Dopo essersi rifocillati in rifugio, si torna indietro sul sentiero fino al bivio per "Lungötz". Qui si scende sulla sinistra passando per gli alpeggi fino al limite del bosco, dove si sta a destra. Il sentiero scende nel bosco finché dopo ca. 1h si arriva all’alpe Arzbergalm. Qui si passa dentro lo steccato a sinistra, tenendosi poi immediatamente a destra lungo il recinto. Si scende nuovamente nel bosco finché si arriva a una strada forestale, che si segue in uscita dalla valle Neubachtal. Da Neuhaus il sentiero sterrato cede il passo a una strada asfaltata. Di fronte al piccolo skilift il ristorante "Wiesenalm" invita a fermarsi per un caffè pomeridiano prima di arrivare alla piccola località di Lungötz, dopo complessivamente 3h30min di cammino dall’Hofpürglhütte.
Arrivati sui pascoli dell’alpe Arzbergalm, si gira a sinistra, si oltrepassa lo steccato del recinto per il bestiame e poi si sale immediatamente sulla destra. (Christina Schwann, OeAV)

Lungo il sentiero per il rifugio Hofpürglhütte, subito dopo la ripida salita per la gola Stuhlloch, si incontra un cartello del sentiero "Arnoweg". Questo sentiero di lunga percorrenza nel Land del Salisburghese fu realizzato in occasione del 1200° anniversario dell’arcidiocesi di Salisburgo. Il sentiero porta il nome del vescovo Arno, che nel 798 su indicazione di Carlo Magno venne proclamato arcivescovo dal papa. L’itinerario non solo ricorda la storia della chiesa, ma collega anche numerose particolarità del paesaggio, dalle vette del Dachstein agli elementi storico-culturali più significativi del Land del Salisburghese. Mentre il 6. tratto del sentiero Arnoweg si snoda dal rifugio Theodor-Körner-Hütte al Hofpürglhütte e va oltre fino al monte Annaberg, la Via Alpina scende a Lungötz. Ma a Werfen in cammino per l’alpe Mitterfeldalm e i rifugi Arthur Haus ed Erichhütte, si segue nuovamente il tracciato dell’Arnoweg. Per una breve deviazione si arriva al rifugio Hofpürglhütte. A cavallo tra il XIX e il XX secolo il famoso fotografo Karl Wurm, socio della sezione di Linz, fu il promotore della costruzione del rifugio. Situato sull’“Hofpürgl”, famosa propaggine del Mosermandl, il rifugio è il punto di partenza ideale per l’ascesa delle vette Große e Kleine Bischofsmütze. Nella storia centenaria del rifugio il 15 settembre 1993 viene ricordato da tutti gli alpinisti come giornata nera, quando 100.000 tonnellate di roccia precipitarono dalla vetta del Bischofsmütze. Una delle ferrate più amate sulla vetta sparì così per sempre. Oggi il Club Alpino Austriaco propone corsi d’arrampicata – in particolare per giovani - proprio accanto al rifugio. Gli incidenti mortali, in passato assai frequenti, sono ora diventati rari. Tra le maggiori meraviglie della natura nella regione del Dachstein sono certamente da annoverarsi, oltre alle vette mozzafiato, le grotte Rieseneishöhle e Mammuthöhle. La Rieseneishöhle è tra le maggiori grotte glaciali al mondo. Con i suoi ca. 30.000m³ di ghiaccio, che nella zona del Tristandom raggiunge uno spessore di 25m, è la maggior attrattiva del Salzkammergut. La seconda grotta famosa è la Mammuthöhle, un reticolato di gallerie di oltre 60km di lunghezza. 1km è accessibile al visitatore e consente di farsi un’idea delle condizioni di vita dei minatori, proponendo un viaggio nel tempo dagli albori della speleologia fino ad oggi. Alla fine della giornata di cammino si arriva alla località di Lungötz, che appartiene al comune di Annaberg-Lungötz. La piccola località si trova a 850m, incastonata tra il Dachstein e il Tennengebirge e viene menzionata già nel 1124 nell’atto di donazione con cui l’arcivescovo Konrad I donò la riva sinistra del Lammer al convento di S. Pietro.
(Christina Schwann, OeAV)