A Gosau si sale alla Kalvarienkirche. Sulla sinistra dietro alla cappella un piccolo sentiero porta al cosiddetto "Herrensteig" con i numeri 611 e 601A (oltre alla denominazione di "Austriaweg"), che a sinistra porta all’alpe Zwieselalm e al rifugio Gablonzer Hütte. Il sentiero si snoda inizialmente nel bosco in leggera salita, poi diventa più pianeggiante e, passando per diversi ponticelli di legno, segue per un buon tratto il pendio. Bisogna attraversare la strada forestale una volta, ma il punto dove si rientra nel bosco è ben segnato ed è impossibile non vederlo. Segue quindi un breve tratto sulla strada forestale. Il Gosaukamm è ormai a portata di mano e dopo un po’ sulla destra inizia, con alcuni scalini di legno, un sentiero che sale ripido. Una piacevole piazzola di sosta con panchine e tavoli e un’impressionante vista sul Gosaukamm e il lago Gosausee, di un colore verde scuro, invita a fermarsi. Il sentiero continua a salire nel bosco, attraversa la pista da sci e poco dopo arriva all'alpe Lutgebalm e di seguito alla strada forestale e alla Falmbergalm. Per un tratto bisogna percorrere la strada forestale, ma ben presto un sentiero entra nel bosco sulla destra. Passando prati acquitrinosi e ponticelli di legno si arriva nella zona sciistica del Gosau. Qui si attraversa la pista da sci e si va a sinistra, seguendo la segnaletica in direzione Gablonzer Hütte, mentre la strada per l’alpe Zwieselalm prosegue diritta. Fino all’arrivo a una stradina carrozzabile la pendenza è forte, ma la vista sul Gosaukamm è affascinante. Da qui si vede già il rifugio Gablonzer Hütte, la cui terrazza offre la vista migliore sul lago Gosausee. Dopo un breve tratto in piano e complessivamente ca. 2h50min si arriva al rifugio del Club Alpino. Venendo dal rifugio si segue il cartello che indica il sentiero in salita in direzione "Donnerkogel" e "Theodor-Körner-Hütte". Il monte Donnerkogel è accessibile attraverso una ferrata, ma ovviamente l’ascesa non è possibile senza un’attrezzatura adeguata. Dopo il cancello del recinto il sentiero scende e piega a sinistra. A ovest del Donnerkogel, sul suo versante per così dire più dolce, il sentiero prosegue seguendo il pendio. All’inizio la vegetazione è sorprendentemente rigogliosa e i sassi sono spesso umidi e scivolosi. Poi il paesaggio cambia, si attraversa una zona brulla e sassosa, finché si torna a scendere nel bosco. Poco dopo si arriva all’alpe Stuhlalm, su cui sorge il rifugio Theodor-Körner-Hütte un po’ nascosto sulla destra dietro a un boschetto (ca. 1h - 1h30min).
Davanti al rifugio Gablonzer Hütte si segue il sentiero pedonale a sinistra e poi si prende la diramazione che scende a destra. Presto si abbandona l’ampio sentiero proseguendo a destra su uno stretto sentiero più stretto in ripida discesa.
(Christina Schwann, OeAV)

La regione montana Dachstein-Gosaukamm si trova tra i Länder Alta Austria, Salisburghese e Stiria. A nord si estende fino alla valle Gosautal, alla Trauntal con il lago Halltättersee e alla zona dell’Ausseer-Land, a sud fino alla Valle dell’Enns, a ovest, invece, il Tennengebirge, che viene toccato anche dalla Via Alpina nella sua prosecuzione. Il Gosaukamm raggiunge così un’estensione di 20km in senso nord-sud e di buoni 50km in senso est-ovest. Il Gosaukamm è formato da scogliere calcaree del Dachstein e raggiunge i 2.279m col Mandlkogel, i 2.415m con il Großwand e la sua massima altitudine sul suo estremo sud, nel Salisburghese, con la doppia vetta Große Bischofsmütze (2.458m) e Kleine Bischofsmütze (2.430m). La nuova ferrata sul Donnerkogel è molto imponente ed è riservata ad alpinisti esperti con l’attrezzatura adatta. Il rifugio Theodor-Körner Hütte, in splendida posizione, con una vista stupenda sulla valle e sull’alpe Stuhlalm, ha ottenuto nel 2003 il sigillo di certificazione ambientale del Club Alpino Austriaco. Molti piccoli dettagli, come le toilette a compostaggio, la depurazione delle acque e gli impianti solari hanno portato all’ottenimento di questo significativo marchio. Inoltre, per lo standard dei rifugi la cucina è eccellente e la si può gustare sulla bella terrazza soleggiata, comodamente seduti sulle poltrone di vimini.
(Christina Schwann, OeAV)