Dal retro del rifugio Loserhütte il sentiero prosegue in direzione dell’alpe Blaa Alm. Si percorre un sentiero sul prato che passa accanto alle protezioni antislavina e attraversa zone di pascolo e si arriva su una strada forestale, che si segue verso destra. Si prosegue su questa strada, si passa la stazione dello skilift e dopo un breve tratto in salita si prende a sinistra entrando nel bosco. Qui si scende ripidi per un bosco di abeti rossi. Si attraversa una volta la strada carrozzabile, finché si arriva alla radura su cui sorge l’alpe Blaa Alm. (ca. 1h40min dal Loserhütte). Passate le malghe si rimane sulla strada forestale e, arrivati davanti al Gasthaus Blaa Alm, si va destra seguendo il cartello in direzione Lambacher Hütte. Al bivio si sceglie il sentiero in mezzo che entra nel bosco. Inizialmente sale ripido, ma ben presto torna ad essere più pianeggiante e si ha una bella vista sul monte Loser alle proprie spalle. Arrivati all’alpe Sandlingalm si segue il sentiero che sale diritto passando le malghe. Da qui si vede il monte Sandling, ai cui piedi si cammina piacevolmente e quasi in piano all’ombra degli alberi fino all’alpe Vorder-Sandlingalm. A sinistra si distacca il sentiero che sale sul Sandling. Alla freccia si prosegue diritti fino alle malghe più in basso, tra cui si snoda il sentiero, che poi gira a destra per il rifugio Lambacher Hütte. Dopo una salita di ca. 15min si arriva al piccolo e bel rifugio Lambacherhütte con una vista stupenda sul Großer Sandling e la sua croce che scintilla al sole (ca. 2h-2h30min dall’alpe Blaa Alm). Il Lambacher Hütte è aperto soltanto il sabato, la domenica e nei giorni festivi e offre bibite e piccoli spuntini oltre a 30 posti letto. Dal rifugio si scende leggermente attraverso il bosco, finché poco dopo si arriva alla strada forestale. All’altezza di un capanno per gli attrezzi parte un sentiero ripido nel bosco in direzione Bad Goisern. Poiché, vista la forte pendenza, il sentiero non è del tutto agevole in caso di bagnato, è possibile anche un giro alternativo che passa per il "Hütteneck", dove si trovano altre possibilità di pernottamento. Si torna nuovamente sulla strada forestale, ma già dopo pochi metri il sentiero torna nel bosco. Un sentiero escursionistico largo e comodo da percorrere conduce in leggera discesa all’alpe Kriemoosalm, dove si gode già di una bella vista sul ghiacciaio Dachsteingletscher (1h30min fino all’alpe Kriemoosalm). Su una strada carrozzabile si scende per l’idilliaca Kriemoosalm e quindi per il bosco fino al Rehkogel, dove la strada forestale si immette in una strada asfaltata. Alla freccia si va a destra in direzione Lasern e si segue la strada in discesa, oppure si evitano i tornanti tagliando per il bosco. Si raggiunge così la frazione di Lasern, che colpisce per i bei masi in parte molto vecchi. Al bivio si va diritti, si passa sotto la strada statale e ci si trova nel centro storico di Bad Goisern (ca. 1h15min dall’alpe Kriemoosalm).
A Bad Goisern si attraversa la strada statale e si seguono i cartelli in direzione Lasern. Da lì si continua a seguire la segnaletica fino al rifugio Lambacherhütte. All’alpe Blaa Alm si sta a sinistra e si segue un sentiero che sale nel bosco.
(Christina Schwann, OeAV)

Nel 1997 a Napoli il Comitato per il patrimonio universale dell’UNESCO decise di dichiarare patrimonio naturale e culturale dell’umanità il paesaggio antropizzato Hallstatt-Dachstein/Salzkammergut - e quindi anche Bad Goisern - in virtù della ricca storia di Hallstatt e delle sue numerose particolarità paesaggistiche. La prestigiosa qualifica è stata attribuita in considerazione di quattro criteri. Il valore come "patrimonio archeologico" è dovuto al fatto che la montagna salina di Hallstatt è la più antica miniera al mondo ancora in attività. I numerosi ritrovamenti archeologici dell’ultima età del ferro hanno dato il nome, diventato famoso a livello internazionale, di “età di Hallstatt” a tutta l’era compresa tra l’800 e il 400 a. C.. Già i romani avevano scoperto la ricchezza di sale di quest’area ed estraevano il prezioso minerale tra le altre nell’alpe Vordere Sandlingalm, ai piedi del Sandling. Il "patrimonio architettonico" è dato dalla ricchezza che la regione raggiunse a partire dal medioevo grazie agli abbondanti giacimenti di sale. Il paesaggio del Salzkammergut è caratterizzato da edifici di rappresentanza gotici, barocchi e dello storicismo. Il "patrimonio naturale" è un’altra componente caratteristica dell’ambiente. La regione del Dachstein vanta un’eccezionale ricchezza di nicchie ecologiche di flora e fauna uniche e numerose grotte e i ricchi giacimenti di sale costituiscono l’anello di congiunzione tra patrimonio naturale e culturale. L’ultimo elemento, infine, è il "patrimonio storico-culturale", che si riflette soprattutto nelle forme di gestione tipiche (ad esempio del bosco), che contraddistinguono il paesaggio.
(Christina Schwann, OeAV)