Il 25 maggio 1981 il governo regionale della Stiria ha creato con una disposizione giuridica l’area per la tutela del paesaggio "Soboth-Radlpass". L’obiettivo dell’area protetta è la preservazione della bellezza e della particolarità, della rarità e del valore come area di ristoro del paesaggio delle zone di Soboth e del passo Radlpass nei comuni di Soboth, Aibl, Großradl e St. Oswald ob Eibiswald. Il Radlpass separa le propaggini sud-orientali del Koralpe dal Poßruck, da sempre importante valico commerciale verso il sud, che contribuì al benessere dei comuni della valle Sumltal. Sul passo la Via Alpina passa dal sentiero di lunga percorrenza 03 allo 05. Quando nel 1970 lo scultore oriundo di Eibiswald, ora residente a Gmünd Carl Hermann, noto come "Südweg-Hermann", creò il sentiero di lunga percorrenza nord-sud (05), nessuno avrebbe mai immaginato, che Eibiswald sarebbe diventato uno dei più significativi centri per l’escursionismo di tutta l’Austria. A Eibiswald si incrociano tre sentieri di lunga percorrenza austriaci, di cui uno è un sentiero di lunga percorrenza europeo (E6: Mar Baltico, Wachau, Mar Adriatico). Anche la Via Alpina fa tappa a Eibiswald, arricchendo così l’ampia offerta con un ulteriore sentiero internazionale. Degni d’interesse a Eibiswald sono anche il Museo del Club Alpino Austriaco e il Museo "Kloepferhaus". Hans Kloepfer visse dal 1867 al 1944. Fu medico e un popolare compositore nel dialetto della Stiria occidentale. L’omonimo museo, allestito nella sua casa natale illustra tre tipi di tematiche: "Vita e attività del Dott. Hans Kloepfer", "usanze e storia della regione" e "l’antico vetro delle Koralpen". Non va poi dimenticato che Eibiswald è il punto di partenza della cosiddetta "Schilcherstraße". Si deve all’arciduca Johann la coltivazione nella Stiria occidentale, iniziata circa 150 anni fa, del vitigno "Blaue Wiedbachrebe" da cui si produce un vino che, per il suo colore deciso, prende il nome di "Schilcher". Nella cantina Schilcherkeller a Eibiswald, ospitata nell’edificio più vecchio del paese (XVI secolo), si può degustare questo particolare tipo di vino con il marchio di certificazione "Weißes Pferd".
(Christina Schwann, OeAV)