Passeggiata / turismo (sentiero largo non esposto)
Escursione (sentiero di montagna, a volte stretto ed esposto)
Escursione alpina (passaggio attrezzato o molto esposto, nevaio, blocchi rocciosi)
D19
Issime » Challand-Saint-Victor
8h35 |
16.501 km
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1129 m
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1511 m
Dalla valle di Gressoney, attraverso un itinerario che sale rapido a gradoni e che attraversa abitati walser, zone boschive e la zona umida di Munes, si arriva al colle del Dondeuil (m. 2.341) dove il panorama spazia dal Monte Bianco al Gran Paradiso, per poi scendere verso la valle di Ayas.
Questa tappa offre la possibilità di approfondire la cultura architettonica walser, la comunità germanofona della Valle d'Aosta, presente nella parte superiore dell valle di Gressoney (anche chiamata valle dell'Hellex o del Lys, nome del torrente che la percorre) a partire dal XII secolo. La tappa ha inizio sulla strada che da Issime porta al vallone di San Grato e la prima parte del sentiero, con segnavia 1, sale velocemente a gradoni tra boschi misti e attraversa gli abitati di Hubal, Hantschekku e Ekku. Si giunge poi al villaggio di Chröiz, croce in italiano, ma meglio conosciuto con il nome di San Grato (1.650 mt.) con la sua cappella che risale al 1700. L'itinerario piega poi a sinistra e lungo un falsopiano incontra paesaggi unici da un punto di vista naturale e attraversa caseggiati in pietra e legno, tipici dell’architettura walser, gli städel, risalenti anche al XVI secolo. Dopo la fascia boschiva ed un'interessante zona umida si arriva all'alpe di Munes-Muhni e alla Capella della Madonna delle Nevi (2.021 mt.) del 1660 e teatro della consueta festa annuale del 5 agosto.Inseguito il sentiero sale ripido fino ad arrivare al Colle del Dondeuil (2.338 mt) fondamentale via di passaggio tra la valle di Gressoney e la valle d'Ayas. Dal Colle si gode di una vista che spazia dal Monte Bianco al Gran Paradiso. La marcia riprende con una lunga discesa arrivando all'abitato di Dondeuil (1.993 mt.). Da qui alternativamente si cammina su strada poderale, vecchia mulattiera ed un tratto di strada asfaltata. Nei prati degradanti si scorge la Torre di Bonot, del XIII secolo probabilmente utilizzata nei collegamenti tra i due castelli di Graines e di Villa. Si giunge infine a Isollaz, villaggio del Comune di Challand-Saint-Victor, (676 mt.) situato sulla sinistra orografica del torrente Evançon. Attenzione la tappa è molto lunga: 8,5 ore. E' possibile fermarsi per la notte agli alpeggi di Chalex e Dondeuil (1.815 metri) ma solo se si è equipaggiati di tenda e sacco a pelo. (Regione Valle d’Aosta)
Patrimonio naturale e culturale
Questa tappa è l'occasione per approfondire la cultura Walser. Il popolo Walser si installò nelle valli, di Ayas, del Lys e della Valsesia, ai piedi del gruppo del Monte Rosa tra il XII e XIII secolo, provenenti dalla Germania, passando dal Vallese - Ober Wallis - da dove nasce il nome Walliser. Di fede cattolica, di lingua tedesca e molto attaccati alle proprie tradizioni si dedicarono sopratutto all'agricoltura ed all'allevamento coltivando il terreno fino a circa 2.000 metri di altezza. Non tralasciarono però l'attività commerciale, la valle infatti viene anche chiamata "Krämertal" cioè valle dei commercianti, con frequenti contatti con la Svizzera tedesca e la Germania meridionale. Interessante è l'architettura: le abitazioni presentano il piano terreno in muratura di pietra e calce ed i piani superiori in legno di larice, con ampie balconate e sporgenti tetti ricoperti di lastre di pietra. Particolari sono gli städel destinati a granaio, costruzioni sorrette da 8/10 colonne in legno sormontate da lastre rotonde e lisce di pietra, per proteggere dall'umidità e dai topi le delle derrate alimentari. A Challand-Saint-Victor si possono visitare i resti del castelo di Villa eretto su di un alto roccione nel X secolo e la chiesa parocchiale di San Victor, chiesa a navata unica, con interessante portale del Quattrocento ed un crocifisso ligneo del trecento gotico. (Regione Valle d’Aosta)
Carte topografiche utili
Monte Rosa ~ Kompass (1:50.000)
Cervino-Matterhorn e Monte Rosa ~ Istituto Geografico Centrale (1:50.000)
Bassa valle di Gressoney e valle di Ayas ~ Guide dell'Escursionista (1:25.000)
Guide di escursionismo utili
Guida n° 3-Le valli del Monte Rosa ~ Le Guide dell'Escursionista (ISBN )
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itinéraire réalisé de Riale (D1) à MontCenis (D34) du 19/08 au 12/09/23.
Depuis Issime, très belle montée sur chemins bien dessinés qui permettent de croiser quelques hameaux quasi déserts jusqu'au Col de Dondeuil. Au Col, vous pouvez deviner le Mont Blanc dans le paysage par beau temps.
Redescendre jusqu'à un chemin carrossable qui devient rapidement une route et ne présente aucun intérêt. Le parcours en présente quasiment aucune opportunité de bivouac. Pour éviter une partie de la route, suivre les indications pour le village de Fontaney (fontaine) puis le chemin qui descend vers Oillon (Cappella di Grato - fontaine) puis vers Isollaz en fond de vallée (très joli chemin) puis Challand St Victor. Plusieurs bars, resto. L'épicerie, qui vend aussi du gaz était fermée fin aout. Les commerces sont en fait soit à Verrès soit à Challand St Anselme (il y a des arrêts de bus... donc il doit bien y avoir aussi des bus ! Mais pas vus !)
juillet 2010
L’hôtel d’Issime est petit (5 ou 6 chambres) et risque d’être complet.
A Gaby, il y a en revanche 2 grands hôtels :
Hôtel Moderno : ( tel: 0125.345900)
Pour se rendre à Gaby : Suivre la VA depuis Issime et devant le camping de Tzendelabo, prendre le sentier pédestre qui conduit à Gaby en 1 km.
Traduzione automatica
[Google]
Luglio 2010
L'hotel è piccolo Issime (5 o 6 camere da letto) e può essere completa.
A Gaby, ci deve però due grandi alberghi:
Hotel Moderno: (tel: 0.125,345900)
Per arrivare a Gaby: Seguire la VA da prima Issime e Tzendelabò campeggio, prendere il sentiero che porta a Gaby 1 km.
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