Link a più informazioni detagliate sul tour: https://www.komoot.de/collection/901422/-via-alpina-green-gruene-zelena-vert

All’inizio della tappa si prosegue da Sücka per Silum fino a Gaflei, seguendo l’itinerario rosso della Via Alpina. Sopra Gaflei, prima del bivio per il sentiero Fürstensteig, l’itinerario verde dirama e si dirige verso valle. Questo sentiero di montagna è contrassegnato con il segnavia bianco-rosso-bianco. Da Gaflei (1483 m s.l.m.), che sorge su un’altura boscosa del pendio occidentale della parte meridionale della catena Drei-Schwestern, si ha una splendida vista sulle montagne e sulle valli della Svizzera orientale. Vale la pena salire sulla vicina torre panoramica per ammirare in basso il corso argenteo del Reno e i pittoreschi paesi in valle, nonché, voltandosi indietro, le brulle pareti rocciose e le doline. Su un comodo sentiero all’ombra del bosco si scende in tornanti per il bosco Profatschengwald, si lasciano alla propria sinistra i dolci pascoli del vecchio insediamento walser di Profatscheng e si arriva alle rovine restaurate del Wildschloss (947 m s.m.l.). Qui c’è un punto in cui si può accendere un fuoco. Da qui si percorre il sentiero nello splendido bosco di faggi verso il castello di Vaduz, la residenza del principe. Il casello non può essere visitato. Sul sentiero pedonale che porta al castello, passando per il quartiere residenziale e per la parte vecchia di Vaduz con il bell’edificio Rotes Haus, si arriva al centro di Vaduz, ricco di possibilità e offerte.

Frecce per l’uscita dal paese: ufficio postale di Vaduz. Si esce dalla zona pedonale e si sale per il paese, passando la “Rotes Haus” fino all’inizio del bosco e poi su un sentiero ben tracciato nel bosco, segnato in bianco-rosso-bianco e quasi subito ripido si sale verso il castello “Wildschloss”. Dopo i tornanti si arriva a Gaflei e si riprende il Sentiero Rosso.

(Johann Oehry / Ewald Oehry, AWNL)

Gaflei: Datano del 1875 le prime menzioni della stazione di cura “Molken- und Luftkuranstalt Alp Gaflei” che sorge sul terrazzo assolato e offre uno splendido panorama. Nel 1898 l’Ing. Carl Schädler realizzo contemporaneamente al sentiero Fürstensteig anche la stazione di cura di Gaflei, che accolse molti ospiti prima di lasciare il posto a un nuovo edificio nel 1961. Scendendo a valle i pascoli alpini cedono il passo a un bosco rado. L’insediamento walser abbandonato di Profatscheng sorge su un terreno morenico, l’omonimo bosco Profatschengwald, invece, su detriti del pendio detritico. Lungo il sentiero si vedono tracce di calcare di conchiglie. Le rovine del castello di Schalun, comunemente chiamato “Wildschloss”, sorgono su un impressionante e panoramico promontorio roccioso di calcare siliceo e ardesia marnosa simili a puddinga di Flysch di Vaduz. Il castello data del primo medioevo, ma già intorno al 1200 crollò la torre nord, e negli annali di Embs del 1616 viene riferito di altri crolli dovuti all’erosione. Le rovine, ora stabilizzate, sono meta di molti gitanti. Attraversando il bosco di Vaduzer (area polifunzionale in quanto zona protetta, bosco per il tempo libero, e bosco sfruttato economicamente) si arriva nel bosco del castello del principe. Si tratta di un bosco naturale, in gran parte lasciato a se stesso. Castello di Vaduz: il castello alto sorge su un ripido terrazzo roccioso sovrastante la valle. Le parti più antiche del castello risalgono all’inizio del XIV secolo. Si tratta del solido bastione a monte, chiamato Heidenturm, di un cortile alto e uno basso, del palazzo, della cappella e delle mura occidentali. Nella Guerra di Svevia, nel 1499 il castello è stato raso al suolo dalle fiamme. Negli anni successivi, sotto i conti di Sulz, furono gli imponenti bastioni circolari. Dal 1938 risiede nel castello (restaurato nel 1905) la famiglia del principe. Lungo il sentiero pedonale che conduce al castello vi sono cartelli informativi sulla storia, il paese e le sue personalità. Vaduz, la capitale del Principato del Liechtenstein, non può essere definita una città ma piuttosto un paese con le caratteristiche della città, circondato da vigneti, bosco, campi e bagnato dal Reno. La località invita a fermarsi nei dintorni immersi nella natura e nella zona pedonale del centro. Gli amanti della storia possono recarsi al Museo Nazionale, gli estimatori dell’arte potranno invece ammirare le raccolte del Principe e le Mostre itineranti ospitate dal Museo d’Arte. Meritano una visita il Museo Filatelico e il Museo dello Sci. La cattedrale neogotica è stata costruita dal mastro costruttore Schmidt nel 1873, lo sfarzoso Palazzo di governo neobarocco, invece, è dell’architetto Gustav von Neumann. Il quadro viene completato dal municipio, dalle banche e dai bei negozi.
(Johann Oehry / Ewald Oehry, AWNL)